Da Rino
Piazza Micheli, 12 Berceto
RISTORANTE DA RINO : DA IERI A OGGI
Dopo la scomparsa di Rino, avvenuta il 26 febbraio 2000, lo scettro di "re dei funghi" e la carica di "ambasciatore dei fornelli bercetesi" sono passati all'allievo prediletto, Salvatore Romano, suo genero. Rino, con la consorte e assistente in cucina, la Peppina, gli è stato prezioso docente di lezioni teoriche e pratiche nell'aula dei fornelli accesi e delle pentole fumanti. I due figli, Vittoria e Giuseppe, chiamato familiarmente Peppino, curano rispettivamente la gestione dell'albergo e del bar. Salvatore ha imparato talmente bene a cucinare i cibi della tradizione montanara bercetese che lo stesso suocero ne tesseva le lodi affermando: "E' imbattibile nella preparazione di portate a base di ovuli e porcini". Per non dire poi dei dolci. Nel periodo natalizio prepara la spongata, una specialità bercetese. Entrato in possesso di una ricetta conservata gelosamente da una famiglia del luogo, dopo ripetute e meticolose prove "Salvatore" è riuscito con giusti dosaggi a combinare ed armonizzare i diversi ingredienti, tanto da farne il "clou" dei dolci natalizi del ristorante assieme all'ormai famoso "dolce amore", creato da Rino. La leccornia viene servita dallo stesso "chef - pasticciere" alla fine del pranzo, accompagnata da un dolce "moscato" o "moscatello" delle Colline parmensi. I vini, altresì, sono il suo hobby. Nella cantina della vecchia casa Franceschini si conservano vini rinomati della provincia di Parma insieme ad altri, sempre pregiati, di produzione italiana ed estera selezionati con l'esperienza di un consumato "sommelier". Vini, naturalmente da abbinare alle vivande, proposti durante la scelta del menù senza ricorrere alla solita domanda "bianco o nero?", che, come dice Vincenzo Buonassisi, "fa andare in bestia chi rispetta il vino". Salvatore è solito prendere personalmente gli ordini dai clienti, consigliandoli nella scelta dei piatti. Talvolta, in caso di persistente incertezza, il suo intervento si conclude con l'abituale frase: "Lasci fare a me".
Contattaci